Senza la Fede

Dice San Paolo che senza la Fede è impossibile piacere a Dio, “Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi infatti s’accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano” (Eb 11,6). Noi, per grazia del Signore, avendo ricevuto il dono della Fede crediamo in Dio e a tutte le verità che Egli ci ha rivelato e ci fa conoscere per mezzo della Santa Chiesa. La Fede ci insegna la strada che porta al Paradiso e si riduce a questo: fare il bene e fuggire il male. Dio vuole che noi osserviamo la sua santa legge, ossia che la nostra vita sia impegnata nel fare il bene impegnandoci nella pratica delle virtù cristiane.

FEDE = conoscenza

La fede è una virtù teologale infusa nell’intelletto mediante la quale diamo l’assenso alle verità rivelate.

La Fede è la virtù infusa da Dio nell’anima, con la quale crediamo in Dio e crediamo tutto quanto Egli ha rivelato alla Santa Chiesa. L’assenso alle verità di fede sono fondate sull’autorità di Dio che le rivela. Molte volte le verità rimangono per noi oscure quindi deve intervenire la volontà, mossa dalla grazia, per imporre all’intelletto quell’assenso basato sull’infallibile autorità di Dio. In questo caso l’atto di fede è libero, soprannaturale e meritorio. La fede si riferisce a cose che non si vedono. La Fede è inizio perché stabilisce il primo contatto tra noi e Dio. La Fede è il fondamento positivo di tutte le altre, sulle cui basi è costruito tutto l’edificio della vita spirituale, è fondamento perché tutte le altre virtù presuppongono la Fede, senza di essa è impossibile sperare ed amare. È la radice perché da lei, attraverso la carità, nascono tutte le altre. La Fede, accompagnata dalla Carità, infonde nell’anima il timore di Dio che spinge ad allontanarsi dal peccato e purifica il cuore dalle cose terrene.

La Fede ha diversi aspetti;

può essere soggettiva, cioè da parte di chi crede e si suddivide in :

divina per cui crediamo quanto ci é stato rivelato da Dio
cattolica per cui crediamo quello che la Chiesa ci propone in quanto alla rivelazione.
abituale che è un abito soprannaturale infuso da Dio nel Battesimo
viva quando è unita alla carità in un credente in stato di grazia
morta quando è separata dalla carità in un credente in peccato mortale
esplicita per la quale si crede a qualche mistero rivelato da Dio
implicita per la quale si crede a tutto quanto è stato rivelato da Dio anche se si ignora nel particolare
interna quando rimane all’interno della nostra anima
esterna quando la manifestiamo esteriormente con parole e fatti

può essere oggettiva, cioè dalla parte dell’oggetto creduto e si suddivide in :

cattolica che è costituita dalle verità rivelate (Sacra Scrittura, Tradizione) e proposte da Dio a tutti gli uomini per ottenere la vita eterna
privata che è costituita dalle verità che Dio manifesta, alle volte in modo soprannaturale, ad una determinata persona
definita che riguarda le verità che la Chiesa propone esplicitamente ai fedeli sotto pena di peccato come l’eresia e la scomunica a riguardo dei dogmi
definibile che riguarda i dogmi non definiti dalla Chiesa ma che sono definiti in quanto si trovano in modo esplicito o implicito nella rivelazione.

Peccati contrari alla fede:

infedeltà, che quando è volontaria costituisce il maggiore dei peccati dopo l’odio verso Dio
l’eresia, che nega qualche dogma rivelato o dubita volontariamente di esso
l’apostasia, che è l’abbandono totale della fede cristiana ricevuta nel Battesimo
bestemmia, soprattutto contro lo Spirito Santo
accecamento del cuore e abbrutimento dei sensi, che si oppongono al dono dell’intelletto e sono conseguenza soprattutto dei peccati della carne.

Lo sviluppo e la crescita della Fede può attuarsi nelle nostre anime sino a raggiungere una straordinaria intensità. Il Santo giunge a vivere di Fede. La principale preoccupazione del fedele, riguardo alla Fede, deve essere quella di nutrirla e fomentarla perché non si perda o si corrompa. Chiediamo al Signore con la preghiera fervente che ci conservi sempre questa virtù. Respingiamo con fermezza tutto quello che diventa pericolo per la Fede come ad esempio: dubbi e tentazioni contrarie, suggestioni diaboliche che vanno combattute indirettamente, distraendosi pregando, e mai direttamente. La tentazione non va affrontata discutendo con essa, cercando ragioni che avrebbero solo l’effetto di aumentare il turbamento dell’anima e la violenza dell’attacco. Bisogna evitare le letture pericolose e imprudenti, anticristiane e mondane. Un altro grande pericolo è la superbia intellettuale che è l’ostacolo più grande al dono della Fede. Per evitare questi pericoli bisogna, al contrario, aumentare la conoscenza delle verità della Fede con tutti i mezzi a nostra disposizione, buone letture, formazione religiosa, ripetizione di atti di fede, ecc…

Nel cammino spirituale bisogna cercare di dirigere tutta la vita con un autentico spirito di Fede che elevi sul piano soprannaturale. Bisogna abituarsi a giudicare tutte le cose in conformità con gli insegnamenti della Fede. Bisogna convincersi che riguardo alla vita eterna è più opportuno la povertà alla ricchezza, la mansuetudine all’ira, bisogna vedere nel dolore un’autentica benedizione di Dio, bisogna convincersi che è peggiore commettere volontariamente un solo peccato, anche veniale, che perdere la salute… praticamente bisogna vedere e giudicare tutte le cose dal punto di vista di Dio, rinunciando al punto di vista puramente umano. Lo spirito di Fede sarà fonte di consolazione nei dolori, nelle persecuzioni, perché nel regno di Dio si entra solo dopo molte tribolazioni sopportate con viva fede, prendiamo esempio dagli Apostoli, dai Martiri e dai Santi che in cielo si prendono cura della nostra santificazione, aiutano a progredire nella pratica delle virtù, sono nostri modelli da imitare.