Le Virtù Cardinali

La Chiesa ci insegna che le Virtù Cardinali sono quattro:
Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza.

“Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza,
la giustizia e la fortezza” (Sap 8,7).

Ci sono innumerevoli passi nella Bibbia e nel Vangelo che esprimono elogio a queste virtù, e specialmente nel libro della Sapienza queste sono molto richiamate. Il libro della Sapienza si potrebbe indicare come un libro base sotto questo punto di vista, infatti, nei suoi passi ci insegna come agire e ci invita ad una riflessione del vivere quotidiano.

Ho indicato le Virtù con lettera maiuscola perché questi non sono semplici sostantivi, ma parole vitali le quali ci indicano atteggiamenti importanti da tenere nella vita quotidiana. Si! dico con forza, “quotidiana”, perché ogni giorno, ogni momento, mi permetto anche di dire, ogni istante dovremmo tenere conto di queste parole se veramente vogliamo mantenere una vita retta.

Ricordiamo gli insegnamenti del Catechismo della chiesa Cattolica il quale ci ricorda:

1803 «Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri» (Fil 4,8).

La virtù è una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Essa consente alla persona, non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé. Con tutte le proprie energie sensibili e spirituali la persona virtuosa tende verso il bene; lo ricerca e lo sceglie in azioni concrete: « Il fine di una vita virtuosa consiste nel divenire simili a Dio ». (San Gregorio di Nissa, De beatitudinibus, oratio 1)

Le Virtù Cardinali rientrano nella categoria delle virtù umane perché si esprimono quasi “materialmente” e realmente con l’uomo e con tutto quello che concerne le sue decisioni e il suo atteggiamento ordinario nella vita di tutti i giorni. Infatti, dovremmo essere capaci di usare la forza che queste virtù ci danno per avere la padronanza di noi stessi, per regolare le nostre passioni e mettere in atto la nostra condotta seguendo la ragione unita alla Fede.

Mettendo in atto queste virtù non possiamo che renderci conto che esse procurano gioia e serenità interiore mettendoci in pace con noi stessi. L’uomo, infatti, è pacificato soltanto quando segue la sua “vocazione”, cioè fa la volontà di Dio. È risaputo che l’uomo virtuoso è quello che liberamente pratica il bene senza secondi fini.

Queste virtù vengono acquisite fin dalla nostra infanzia, giorno per giorno, anche attraverso gli esempi e gli insegnamenti, sia delle persone che quotidianamente frequentiamo, sia dalle persone con cui abbiamo a che fare durante la vita di tutti i giorni. Questo ci fa pensare come sia importante non fuorviare nessuno con insegnamenti sbagliati, specialmente i bambini i quali, essendo spugne che assorbono per natura tutto quello che vedono e sentono, potrebbero essere fuorviati vista la loro ingenuità. Qui ci vorrebbe un trattato di sociologia per spiegare come parte della società sia colpevole di parecchie deviazioni delle nuove generazioni, ma non è possibile qui fare un’approfondimento.

Le Virtù Cardinali sono così chiamate appunto perché fanno da cardine, cioè da base, da sostegno, da fondamento. Potrebbe una porta rimanere al suo posto senza cardini? I cardini non sono forse un valore fondamentale, il principio di base di una teoria o di un sistema? I punti “cardinali” non sono forse stati, e ancora sono, indicazioni importantissime nel nostro orientamento? Essi ci consentono di trovare con facilità un determinato luogo, attraverso riferimenti divenuti ormai tradizionali nella nostra vita di tutti i giorni.

Non si può certamente in poche righe di testo descrivere la grandezza di queste virtù, si possono approfondire ulteriormente dedicando un articolo più esauriente ad ogni singola virtù.